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Fatturazione elettronica verso la PA, ecco i risparmi

By Luglio 9, 2013No Comments2 min read

Con il decreto sull’obbligatorietà della fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione (decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 55 del 3 aprile 2013) si è arrivati finalmente a fissare i paletti di un iter partito con la Legge Finanziaria 2008.

Grazie all’introduzione della fatturazione elettronica verso la PA, secondo l'Osservatorio sulla Fatturazione elettronica del Politecnico di Milano, si possono ottenere risparmi diretti di oltre 1 miliardo di euro l’anno (se consideriamo solo gli impatti interni alle PA) e circa 1,6 miliardi di euro l’anno, considerando anche i potenziali effetti positivi sui fornitori della PA stessa.
Se, in seguito a quest’obbligo, la fatturazione elettronica si diffondesse nel 20% dei rapporti fra imprese, si potrebbero recuperare circa 3 miliardi di euro in maggiori efficienze per il Sistema Paese. Un valore che potrebbe arrivare addirittura a 60 miliardi di euro di risparmi complessivi nel caso in cui l’adozione fosse estesa a tutte le relazioni tra gli attori economici del Paese (sia tra le imprese, che tra queste e la PA). Praticamente cifre da grossa Finanziaria.
Inoltre vanno considerati anche degli effetti positivi indotti derivanti dall’obbligo della fatturazione elettronica. I tempi di pagamenti potrebbero essere ridotti e far risparmiare interessi di mora che gli analisti dell’Osservatorio sulla Fatturazione elettronica del Politecnico di Milano stimano fra 4,4 e 6,7 miliardi di euro in un anno.

Sempre secondo l'Osservatorio, a oggi sono circa 60.000 le aziende italiane che gestiscono almeno un documento del Ciclo dell’Ordine in formato elettronico e ci sono oltre 100.000 imprese che hanno portato in Conservazione Sostitutiva i principali Libri e Registri contabili.

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